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Complesso di Baumendula

Complesso di Baumendula

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Si esce da Villaurbana in direzione di Oristano, per la strada della frazione di Tiria; dopo circa 4,5 chilometri si giunge a costeggiare sulla sinistra la collina su cui sorge il nuraghe; il sito si raggiunge agevolmente attraverso un ripido sentiero.

Il contesto ambientale
L'area archeologica è situata sulle estreme propaggini collinari del Monte Arci, nella Sardegna centro-orientale.

Descrizione
Il Baumendula è un nuraghe di tipo complesso, costituito da una torre centrale e da quattro torri aggiunte e raccordate con uno schema planimetrico piuttosto irregolare. È costruito con blocchi di trachite. Allo stato attuale, la situazione di crollo non consente di leggere pienamente le diverse strutture dell'edificio. Il monumento (m 26 sull'asse nord-sud x m 23 su quello ovest-est) mantiene ben conservate e visibili la torre centrale ed una delle quattro torri del corpo aggiunto; sono inoltre individuabili diversi tratti delle cortine ad andamento retto-curvilineo e concavo-convesso del bastione, e le celle di altre due torri minori, svettate e ricolme di macerie. Le murature sono realizzate con filari irregolari di blocchi di notevoli dimensioni appena sbozzati.
La torre centrale – che residua per un'altezza di m 10 - aveva probabilmente l'ingresso sul lato orientale. Sullo svettamento è possibile individuare i resti del paramento interno della cella superiore e quelli della scala a chiusura angolare: quest'ultima, proveniente dal piano inferiore, introduceva nel vano attraverso un ingresso aperto sul lato occidentale e ora ostruito dal crollo.
Le murature del mastio sono costruite con blocchi poliedrici disposti su filari regolari soprattutto nei paramenti superiori.
L'interno della torre d'angolo conservata è accessibile e pressoché intatto: la camera presenta la "tholos" (diam. m 3,50/4,00; alt. m 6,50) priva soltanto degli ultimi filari di chiusura. Sulle pareti del vano si aprono numerose feritoie disposte su due ordini.
A nord e ad est del monumento si sviluppano, su differenti livelli, delle cortine murarie appartenenti a fortificazioni avanzate: si tratta, con buona probabilità, dei resti di un antemurale provvisto di torri.
L'edificio è databile al 1400-1000 a.C.
Intorno al nuraghe si estendeva un ampio abitato del quale sono state evidenziate alcune capanne circolari nuragiche ed edifici quadrangolari, pertinenti ad una fase di riuso dell'abitato in epoca romana e medievale.

Storia degli scavi
Il nuraghe fu scavato nel 1990 da Vincenzo Santoni.

Bibliografia
M. Sequi, [i]Nuraghi: manuale per conoscere 90 grandi torri megalitiche della Sardegna[/i], Robbiate, Multigraf, 1985, p. 23;
S. L. Dyson, R. J. Rowland, "Survey archaeology around colonia Julia Augusta Uselis (Usellus): first preliminary report", in [i]Quaderni - Ministero per i beni culturali e ambientali, Soprintendenza archeologica per le province di Cagliari e Oristano[/i], 8, 1991, pp. 145-170;
G. Nieddu, R. Zucca, [i]Othoca, una città sulla laguna[/i], collana "Dedalo", Oristano, S'alvure, 1991, p. 163;
V. Santoni, "Il nuraghe Baumendula di Villaurbana-Oristano: nota preliminare", in E. Atzeni, P. Meloni, [i]Sardinia antiqua: studi in onore di Piero Meloni in occasione del suo settantesimo compleanno[/i], Cagliari, Edizioni della Torre, 1992, pp. 123-136.

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