Il paese di Escalaplano sorge su un territorio circondato dalle valli dei fiumi Flumendosa e Flumineddu, in gran parte occupato da un altopiano. Questo, per la presenza dei corsi d'acqua, si presenta molto rigoglioso e adatto alla coltivazione di alberi da frutto e olivi e allo sviluppo di boschi di sughereti. Questa favorevole situazione ha permesso che l'area fin dalla preistoria fosse antropizzata: sono state, infatti, ritrovate molte domus de janas, alcuni nuraghi e templi a pozzo che lo testimoniano. In un documento della metà del XIV secolo, il "Repartimientos de Mallorca, de Valencia y de Cerdeña", viene citata Escalaplano come paese di nuova istituzione non ancora assoggettato a tasse e imposte.
La leggenda vuole che anticamente il paese sorgesse nella località di "Is Arantas" e fosse chiamato "Escall'e oru", cioè scala d'oro, oggetto che sarebbe appartenuto ad una nobile famiglia locale. Il borgo in seguito, per motivi ignoti, fu trasferito sull'altopiano, "Su Pranu” appunto. Il paese fu quindi chiamato "Villanova de Scala de Plan", in riferimento alla lunga via d'accesso all'altopiano, fu assoggettato al controllo della famiglia dei Carroz e successivamente passò sotto il Ducato di Mandas. All'interno del paese di sicuro interesse è la visita alla chiesa parrocchiale dedicata al patrono San Sebastiano: la struttura originaria, in stile gotico aragonese, risale al XVI secolo e di essa si preserva ancora la bella facciata adornata da un grande rosone intarsiato. Sull'altopiano di "Is Sceasa", sulla strada che collega Escalaplano a Ballao, sorge poi la chiesa di San Salvatore, un tempo realizzata in "ladiri" (mattoni di fango e paglia) e oggi ristrutturata in forme e materiali più moderni. Sono, però, le feste e le sagre le vere attrattive di Escalaplano: in più occasioni il paese si veste a festa richiamando un numero sempre crescente di visitatori, interessati a scoprire le tradizioni e i sapori di questo piccolo centro del Gerrei. Si comincia il 17 gennaio con la festa di Sant'Antonio Abate, cui segue tre giorni più tardi quella del patrono San Sebastiano: in onore di ciascuno dei due santi si accendono grandi falò, accompagnati dalla degustazione di vini e dolci e da balli.
Il 15 maggio, da alcuni anni a questa parte, si festeggia San Salvatore col trasporto del simulacro nella chiesetta campestre a lui dedicata. Il 24 giugno è la volta di San Giovanni, con una processione in abito tradizionale e "traccas", carri adornati con fiori condotti da buoi. A giugno si svolge la gustosa Sagra dell'olio di lentischio e del formaggio, che ha come intento quello di creare nel paese un laboratorio per la lavorazione e vendita di questa tipologia di olio. Il mese di agosto è caratterizzato dai festeggiamenti per il ferragosto escalaplanese con la sua rassegna folkloristica. Il 4 dicembre, infine, il paese celebra Santa Barbara.