Il piccolo borgo sorge nel cuore di un altopiano, a circa 500 metri s.l.m., in un'area ricca di bellezze paesaggistiche e testimonianze archeologiche. Tracce della presenza umana nel territorio risalgono al Neolitico, ma le prime notizie documentate relative a Cossoine risalgono all'XI secolo. Negli "Annales Camaldulenses" viene citata la chiesa di Santa Maria Iscalas e il villaggio vicino di Santa Maria di Curin; da questo insieme ad altri vicini nacque la villa di "Consedin" o "Cossein". L'orgine del toponimo non è molto chiara: secondo alcuni deriva dalla parola logudorese "cossu" che significa conca o tino per il bucato, per altri è ricollegato con il nome di persona "cossu" derivante da "corpus", originario della Corsica.
Durante il Medioevo il paese face parte della curatoria di Cabudabbas, nel giudicato del Logudoro. Il borgo fu molto popolato fino all'inizio del XVI secolo; in seguito diverse pestilenze determinarono un significativo calo demografico. Il centro storico del paese, risalente al XV secolo, è caratterizzato da edifici sei-settecenteschi, di sicuro interesse la chiesa tardo gotica di S. Chiara. Numerose sono le tracce che testimoniano la presenza umana nel territorio a partire dal Neolitico: fra queste diverse sono le domus de janas rinvenute. Di sicuro interesse è il sito di Corruoe, dove sono stati portati alla luce i resti di un importante villaggio nuragico e di una villa romana. Un ulteriore motivo per visitare il paese è dato dalla presenza di numerose grotte naturali, scavate nella roccia calcarea o vulcanica: fra queste la grotta di Sa Ucca 'e su Peltusu, considerata una delle più grandi della provincia di Sassari. Oltre a importanti fenomeni di erosione carsica al suo interno è possibile ammirare un torrente sotterraneo e un deposito di ostriche fossili risalenti al periodo miocenico.
Di sicuro interesse sono inoltre la grotta di Suiles e la grotta di Sa Ucca 'e Mammuscone, scavata nella parte superiore nelle rocce vulcaniche e successivamente nel calcare raggiungendo una profondità di 63 m. Da visitare il Monte Traessu, il massiccio è formato da rocce basaltiche ed è ricco di gole, dirupi e grotte. Nella zona sono presenti numerosi esemplari di sughere e roverelle. In maggio si svolge la festa di San Sebastiano, nota per lo svolgimento della tradizionale "ardia". Ad agosto si tiene la festa in onore di Santa Chiara, patrona del paese. A cavallo tra fine agosto e l'inizio di settembre, infine, la festa in onore di Santa Maria Iscalas.