Il comune di Guasila appartiene al territorio della Trexenta. Le origini del toponimo sono incerte. La presenza umana nel territorio di Guasila è documentata già nell'età neolitica, nel IV millennio a.C., ma risulta molto più consistente nel successivo periodo, quello nuragico (1600-535 a.C.), tanto da far presumere un fenomeno di esplosione demografica col conseguente sfruttamento del territorio. Il paese presenta un assetto urbanistico tipico dei paesi del Campidano, con abitazioni tradizionali costruite lungo le vie principali e caratterizzate da imponenti portali d’accesso.
Al visitatore si può consigliare la visita alla chiesa parrocchiale della Vergine Assunta, progettata dall'architetto cagliaritano Gaetano Cima, eretta tra il 1842 e il 1852. Di impronta neoclassica, ricalca lo stile più volte espresso dal Cima nelle sue costruzioni, rifacendosi a monumenti di prim'ordine, quali la chiesa della Gran Madre di Dio a Torino e lo stesso Pantheon romano. Inoltre durante la festa di Santa Maria ad agosto, si può assistere alla "Caccia alla Giovenca" durante la quale si libera un vitello, simbolo della fertilità dei campi. Gli scapoli del paese devono catturarlo afferrandolo per le corna, senza toccare le orecchie, aiutandosi con un laccio. Il parroco di Santa Maria Assunta benedice il vitello nella piazza della chiesa.