Esporlatu è il paese più piccolo del Goceano. Situato ad ovest del Castello di Burgos, è adagiato in una dolce vallata, dove un tempo sorgeva il vecchio borgo ormai abbandonato di Bortiocoro. L'insediamento di Esporlatu ha probabilmente avuto origine da un villaggio collocato vicino al nuraghe Murei, posto in posizione di dominio sulla valle del Tirso. Il paese ha conosciuto diversi toponimi: Sperlato, Speralato, Sporlato. Molte sono le testimonianze del periodo nuragico: di grande importanza il nuraghe di Erismanzanu che presenta una cinta muraria in blocchi trachitici perfettamente conservata. Annesso al giudicato di Torres insieme a Burgos, Esporlatu ha conservato nel suo territorio molte testimonianze del suo passato medievale. Nel 1339 divenne feudo regio con gli Aragonesi, quindi passò sotto gli Spagnoli e i Piemontesi. Parrocchiale del paese è la chiesa di San Gavino, di epoca medievale, costruita con conci di trachite. Tra le altre chiese sono presenti San Sebastiano e la chiesetta rurale di Santa Barbara.
Numerose e sentite sono le feste dedicate ai santi. La festa in onore di San Gavino si celebra il 25 ottobre di ogni anno con grande partecipazione della popolazione. Tra le altre feste, si segnalano quella di Sant'Isidoro il 10 maggio e la Festa di Santa Lucia il 13 dicembre, che rimane ancora oggi una delle più suggestive. In passato nelle campagne di Esporlatu era presente una chiesetta dedicata alla Santa. Per i palati più sopraffini Esporlatu offre delle prelibatezze culinarie, come "sa piscadura" piatto a base di fave e lardo, finocchietti selvatici in soffritto di lardo e lesso di pecora. Tra i dolci spiccano i "sos papassinos", "sas mandagadas" e "sas orulettas".