A nord del Golfo di Oristano, nella penisola del Sinis, si estende lo stagno di Cabras che, con le annesse zone umide di Mistras, Pauli 'e Sali e con lo stagno di Sale Porcus, nei pressi di Putzu Idu, forma un ambiente umido di importanza internazionale, riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar (Iran). L'origine di queste aree è dovuta alla formazione di cordoni sabbiosi, che nel tempo hanno isolato tratti di mare, e al progressivo accumulo di detriti e sedimenti trasportati dai fiumi, tra i quali il Tirso. Lo stagno di Cabras occupa ben 2.200 ettari, oltre ad essere uno degli ecosistemi palustri più ricchi del Mediterraneo mostra i segni della vita economica e sociale che da tempo vi si è svolta intorno. Le costruzioni semidistrutte e le capanne pittoresche che si trovano nei pressi testimoniano, infatti, l'attività principale svolta nelle sue acque, ricche di muggini, cefali, anguille, mormore, spigole: la pesca. Questa si svolgeva su imbarcazioni realizzate con l'intreccio dell'erba palustre (fassonis) soprattutto nella zona più importante dello stagno, Mar'e Pontis. Non solo le varietà ittiche arricchiscono l'ecosistema degli stagni del Sinis ma permettono anche la frequentazione di numerose specie di uccelli acquatici, come il fistione turco, un'anatra a rischio di estinzione, il fenicottero rosa, i cormorani. Sulle falesie della costa, inoltre, si riproducono il passero solitario, il falco pellegrino, il gabbiano reale.
Dalla 131 s'imbocca la deviazione Oristano Nord. Una volta giunti in città si prosegue seguendo le indicazioni per Torregrande. Presa la strada per Torregrande si prosegue per 3-4 , dopodichè si svolta a destra per Cabras. Lo stagno costeggia il paese di Cabras.
Nella zona sono presenti diversi ittiturismi, alberghi e punti di ristoro.