Col termine "giare" si indicano in Sardegna alcuni altopiani basaltici, formatisi nell'Oligocene in seguito a fenomeni vulcanici, caratterizzati da pareti molto scoscese, a "scarpata", tra la Marmilla ed il Sarcidano. Esse sono tre in totale, quella di Gesturi, quella di Serri e quella di Siddi. La Giara di Serri raggiunge i 650 m slm ed è lunga 3 km per una larghezza di 1,4. Il toponimo (che il Wagner ricollegava al sostrato paleosardo) sarebbe secondo alcuni derivato dal catalano "haras", indicando con questo termine il luogo in cui vivono mandrie di cavalli. Ma l'eccezionalità delle giare non è limitata agli aspetti geomorfologico e florofaunistico. La vista che si può godere da questi altopiani dalle pareti a strapiombo spazia infatti dal massiccio del Gennargentu alla pianura del Campidano, dalla Marmilla, con le sue caratteristiche dolci colline, al mare in lontananza nelle giornate più terse. Veramente spettacolare è il complesso archeologico che si conserva sulla Giara di Serri, un santuario nuragico che prende il nome di Santa Vittoria dalla vicina chiesetta con tale intitolazione, esteso per circa 3 ettari e mezzo nei pressi della scarpata sudoccidentale della Giara. Si tratta di una vasta area che comprende edifici dalle funzioni differenti, ma tutti pertinenti al santuario. Il complesso è costituito da quattro gruppi principali di strutture: i due templi (a pozzo ed ipetrale), la capanna del sacerdote con i suoi annessi, il recinto delle feste e il gruppo costituito dal recinto del doppio betilo e dal recinto di est-sudest. Una delle strutture più grandi e rappresentative è il cosiddetto "recinto delle riunioni" o "delle feste", una vasta area cintata di forma ellittica, lunga 75 m circa nel suo asse maggiore. L'ipotesi è che essa servisse per la riunione delle tribù dei dintorni e per lo svolgimento di celebrazioni comunitarie e mercati intercantonali.
Alla Giara di Serri si può arrivare dalla SS 131, imboccando al bivio di Villasanta (presso Sanluri) la SS 197 e, all'altezza di Barumini, girando a destra sulla SP 9 per imboccare dopo Escolca la SP 59. Questa conduce al paese di Serri; da qui si seguono le indicazioni per il santuario di Santa Vittoria. Per chi arriva da sud, Serri è raggiungibile anche percorrendo la SS 131 fino al bivio per Senorbì e proseguendo poi per Suelli e Mandas.
L'area archeologica di Santa Vittoria è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19 e nei mesi estivi anche nelle ore notturne, previa prenotazione. Il sito è dotato di illuminazione artificiale. È presente il servizio di guida. Per informazioni contattare l'ente gestore: Coop. L'Oleandro tel. 388 0492451