La miniera di Piccalinna, a Guspini, scoperta nel 1874, si estende per circa 370 ettari. Data inizialmente in concessione alla società italo-francese Nouvelle Arboree, fu ceduta nel 1897 alla Società Montevecchio.
Un’attenta politica di riassetto generale del cantiere consentì la ripresa a pieno regime delle attività estrattive sino al 1981.
Una serie di edifici in muratura con decori in laterizi e una certa ricercatezza architettonica, costituiscono quello che in passato era il nucleo operativo di questo cantiere minerario. Altri edifici semidistrutti si scorgono tra la vegetazione, si tratta delle abitazioni per gli operai scapoli: un complesso di sette strutture realizzate intorno agli anni quaranta del Novecento che si affiancano alle due precedenti, di fine Ottocento, contemporanee all'intestazione del pozzo San Giovanni.
Dalla parte opposta, arroccato sulla collina con vista sul cantiere, si nota un grazioso edificio intonacato realizzato agli inizi del Novecento. Ingentilito da marcapiani, lesene e cornici di porte e finestre in pietra a vista, fungeva in passato da alloggio per i caposquadra.
Il pozzo San Giovanni e la lampisteria, la sala argano e la sala compressori (realizzati in pietra basaltica a vista e vari elementi in laterizio verso la fine dell'Ottocento), la cabina elettrica, la laveria Piccalinna, gli uffici e la forgia sono gli elementi essenziali del complesso minerario. All'interno della sala argano (del tipo a bobine con funi piatte) si trova ancora l'imponente macchina d'estrazione, inizialmente a vapore ed elettrificata intorno agli anni Trenta.
La sala compressori ospitava le macchine per la produzione dell'aria compressa introdotta in miniera sfruttata per il condizionamento delle acque per alimentare la laveria e per azionare le perforatrici e le altre macchine utilizzate nel sottosuolo o in superficie.
Indirizzo: Cantieri di Levante SP 66 Km 5 – Guspini-Montevecchio tel. info point 070 973173 – cell. 389 164 3692 Ente titolare: Comune di Guspini .