Dalla SS 131, in direzione di Sassari, dopo il bivio di Macomer (km 158), svoltare a destra per Burgos e Bolotana. Proseguire fino al km 45,5 dove si trova un cartello che indica, a sinistra, la strada di penetrazione agraria che conduce in prossimità del nuraghe.
Il contesto ambientale
Il monumento è ubicato sul limite di un pianoro a strapiombo sulla vallata dove scorre il Rio Bardosu, nel Marghine, regione della Sardegna centro-settentrionale.
Descrizione
Il nuraghe, monotorre, conserva intatta la camera, ampliata da tre nicchie e preceduta da un andito d'ingresso sul quale si aprono la scala e una nicchia. Al monumento era annesso un esteso villaggio difeso da un antemurale. La torre, a pianta circolare (diametro m 14,00; altezza m 9,30), è costruita con blocchi di basalto di medie e grandi dimensioni, lavorati e disposti su filari regolari. L'ingresso, rettangolare (larghezza m 11, 5; altezza m 1,65) e orientato a SE, è sormontato da un architrave (larghezza m 1,10; spessore m 0,95) con sovrastante finestrino di scarico (altezza m 0,63). Esso introduce nell'andito(lunghezza m 5,50; altezza m 2,20-4,30-3,60) che si allarga e si innalza progressivamente (larghezza m 1,15-2,40-1,75) sino al punto dove si affrontano le aperture della scala e di una nicchia, per poi restringersi in direzione della camera. La nicchia, situata sul lato d. dell'andito, ha pianta quadrangolare (profondità m 2,25; larghezza m 1,95-1,05) ed è preceduta da un ingresso architravato (larghezza m 1,95-1,50; altezza m 2,60). Il vano scala (larghezza m 1,60), che si apre sul lato sinistro dell'andito, è ora inagibile a causa del crollo. Sul soffitto del corridoio è presente un'apertura (diametro m 0,50) in corrispondenza del pavimento di un soprastante vano poligonale (m 1,75x1,85; altezza m 2,10); il vano ha copertura ad ogiva ed è accessibile dalla camera centrale. L'ingresso della camera è sormontato da un architrave (larghezza m 1,15; spessore m 0,40) con spiraglio di scarico (altezza m 0,50). L'ambiente è circolare in pianta (diametro m 4,50-4,75), ha la volta intatta (altezza m 8,00) e presenta tre nicchie: la nicchia s. mostra uno sviluppo a destra (profondità m 4,15; larghezza m 1,30/1,50); la nicchia centrale ha pianta quadrangolare (profondità m 1,80, larghezza m 1,30-1,90); la nicchia d. ha ingresso trapezoidale (larghezza m 1,65/0,65; altezza m 3,40) e pianta trapezoidale (profondità m 2,00; larghezza m 1,40/1,95). Sulla parete s. di quest'ultimo vano è realizzata un'apertura rettangolare (larghezza m 0,35-0,45; altezza m 1,05) - sopraelevata di m 3,50 dal pavimento - che introduce in un corridoio (larghezza m 0,89/1,00) che si collega con vano ad ogiva soprastante l'andito. Il nuraghe è databile al 1600-1000 a.C.
È stata segnalata l'esistenza di un pozzo sacro, ricoperto di recente, e di una tomba di giganti, a breve distanza dal nuraghe.
Storia degli scavi
Il monumento è segnalato fin dall'Ottocento.
Bibliografia
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A. Della Marmora, [i]Voyage en Sardaigne ou description statistique, phisique et politique de cette ile avec des recherches sur ses productions naturelles et ses antiquités[/i], II ([i]antiquités[/i]), Paris, A. Bertrand-Torino, J. Bocca, 1840, p. 106;
[i]Ministero della Pubblica Istruzione, Elenco degli edifici monumentali[/i], Roma, Tip. Operaia Romana Cooperativa, 1922, p. 75;
A. Taramelli, "Fogli 205-206: Capo Mannu-Macomer", in [i]Edizione della carta archeologica d'Italia al 100.000[/i], 16, Firenze, Istituto geografico militare, 1940, p. 58;
A. Moravetti, "Gli insediamenti antichi", in [i]Montagne di Sardegna[/i], a cura di I. Camarda, Sassari, Carlo Delfino, 1993, p. 179, fig. 92, n. 82;
A. Moravetti, [i]Ricerche archeologiche nel Marghine-Planargia[/i], collana "Sardegna archeologica. Studi e monumenti", 5/I, Sassari, Carlo Delfino, 1998, pp. 475-477 [1].