Il monumento si trova a destra della SS 129 da Macomer a Nuoro, all'altezza del km 90,6, poco oltre l'abitato di Birori.
Il contesto ambientale
Il monumento è ubicato sul margine di un pianoro che domina sulla piana di Birori, nel Marghine, regione della Sardegna centro-settentrionale.
Descrizione
Il Miuddu è un nuraghe complesso, costituito da una torre centrale racchiusa da un bastione trilobato (lunghezza m 31; larghezza m 26,50; altezza m 5,30). Alla torre centrale, a pianta circolare (diametro m 11,00), si accede oggi attraverso l'apertura della scala sul piano di svettamento, mentre l'ingresso originario è obliterato dai crolli. Dalla scala, elicoidale (lunghezza m 10,00; larghezza m 1,00; altezza m 2,10), si accede al corridoio, dotato di una nicchia, che immette nella camera centrale. Questo ambiente, a "tholos" (diametro m 5,00-5,30; altezza m 7,20), presenta tre nicchie disposte a croce. La nicchia sul lato sinistro è poligonale (profondità m 2,50; larghezza m 0,60/1,50; altezza m 2,75) e a sezione ogivale; quella sulla parete frontale (profondità m 2,48; larghezza m 1,07) presenta un ingresso che immette in un corridoio curvilineo (lunghezza m 9,00); la terza nicchia presenta due vani contrapposti di difficile definizione perché ostruiti dal crollo.
Presso la terza nicchia, sul piano pavimentale della camera, si apre un pozzo "a bottiglia" (diametro max. m 1,70; profondità m 1,76), il cui paramento murario è realizzato con blocchi di piccole dimensioni disposti a filari.
Le pareti della camera sono realizzate con blocchi poligonali di varie dimensioni, posti in opera a filari irregolari con numerose zeppe di rincalzo. Il bastione - con ingresso rivolto a S - ingloba tre torri a pianta circolare ubicate sul lato N (diametro m 7,20), ovest (diametro m 7,30 x m 6,40), e S (diametro m 7,00). Sul lato E curiosamente non compare la quarta torre, che la forma quadrangolare del bastione porterebbe a supporre. Il monumento è circondato da un ampio antemurale (lunghezza m 70; spessore m 2,00; altezza m 1,50/2,00) che ingloba, sul lato S, una capanna a pianta circolare con ingresso rivolto a N (diametro m 9,10; spessore m 1,40/1,60; altezza m 1,20). Il complesso è databile al 1400-1000 a.C.
Nelle immediate vicinanze è presente una tomba di giganti.
Storia degli scavi
È stato scavato nel 1995 da Alberto Moravetti e Elisabetta Alba.
Bibliografia
A. Della Marmora, [i]Voyage en Sardaigne ou description statistique, phisique et politique de cette ile avec des recherches sur ses productions naturelles et ses antiquités[/i], II ([i]antiquités[/i]), Paris, A. Bertrand-Torino, J. Bocca, 1840, p. 82;
A. Taramelli, "Fogli 205-206: Capo Mannu-Macomer", in [i]Edizione della carta archeologica d'Italia al 100.000[/i], 57, Firenze, Istituto geografico militare, 1935, p. 62;
A. Moravetti, [i]Il patrimonio archeologico del Comune di Birori: piano particolareggiato di censimento, valorizzazione e fruizione[/i], Cagliari, Pisano, 1985, fig. 10;
M. Sequi, [i]Nuraghi: manuale per conoscere 90 grandi torri megalitiche della Sardegna[/i], Robbiate, Multigraf, 1985, p. 50;
E. Alba, "Birori (Prov. di Nuoro): scoperte e scavi preistorici in Sardegna nell'anno 1995", in [i]Rivista di scienze preistoriche[/i], I-II, 1995, XLVII, 1996, Firenze, 1997, pp. 465-467;
A. Moravetti, [i]Ricerche archeologiche nel Marghine-Planargia[/i], collana "Sardegna archeologica. Studi e monumenti", 5/I, Sassari, Carlo Delfino, 1998, pp. 299-305 [1].