La miniera di Funtana Raminosa si trova nel territorio comunale di Gadoni tra la Barbagia di Belvì e quella di Seulo, lungo la sponda sinistra del rio Saraxinus. È raggiungibile con una deviazione dalla strada con tornanti che conduce dal paese fino a Seulo, oppure dalla SS 442 prima del valico di Ortuabis, tramite una carrozzabile.
Il contesto ambientale
La miniera occupa un'area di grande interesse ambientale, importante anche per l'archeologia industriale in Sardegna.
Descrizione
Anche se le coltivazioni di rame più antiche si possono datare all'età nuragica sulla base di ritrovamenti archeologici, la concessione ad una società italo-francese risale al primo decennio del Novecento. L'attività, sospesa nel 1983, ha lasciato evidenti tracce del passato mediante scavi, discariche e gallerie in un paesaggio suggestivo e singolare. Un progetto di recupero e di valorizzazione, tuttora in atto, dà l'opportunità di visitare gli impianti ormai in disuso, ma rilevanti anche per la storia socioeconomica del territorio.
L'insediamento si sviluppa lungo la strada principale secondo la consuetudine e presenta palazzine a schiera e la direzione in un'altura sovrastante i veri e propri impianti minerari, che risalgono agli inizi del Novecento. La laveria presenta la consueta serie di volumi sfalsati e digradanti con tetti a spioventi e funzionali aperture. Poco lontano, invece, l'impianto di flottazione più recente rivela una struttura ad andamento verticale, affiancata da serbatoi cilindrici.
La miniera fa parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall'UNESCO.
Storia degli studi
La miniera è menzionata in diverse opere sull'archeologia industriale in Sardegna.
Bibliografia
S. Mezzolani-A. Simoncini, [i]Sardegna da salvare. Paesaggi e architettura delle miniere[/i], Nuoro, Archivio Fotografico Sardo, 1993, pp. 286-290.