Cagliari è la città capoluogo della Sardegna. L'edificio è nell'abitato.
Il contesto ambientale
L'edificio occupa l'angolo tra il largo Carlo Felice e la via Crispi a ridosso del fronte posteriore del Municipio ed è uno dei più rappresentativi dell'attività edilizia dell'epoca del sindaco Ottone Bacaredda.
Descrizione
Realizzato tra il 1899 e il 1901 su progetto dell'ingegnere Dionigi Scano, si impone per la serie di arcate che formano le aperture del piano terra, riprese in asse dalle finestre dei tre livelli soprastanti, ciascuno con un ricco apparato decorativo e con balconi in parte sporgenti, in parte a filo della facciata. Entrambe le facciate sono percorse verticalmente da lesene a fasce con capitello ionico, che diventano più evidenti e importanti nel raccordo dell'angolo. Particolarmente ricca è la fascia decorativa sottostante il cornicione aggettante, realizzata in cotto con ovoli, dentelli e figure femminili. Di singolare interesse è il legame tra materiali differenti come pietra, cemento e cotto.
Storia degli studi
Una rassegna degli studi si trova nella bibliografia relativa alla scheda nel volume della "Storia dell'arte in Sardegna" sull'architettura otto-novecentesca (2001).
Bibliografia
M. Pintus, "Architetture", in Cagliari [i]Quartieri storici. Marina[/i], Cinisello Balsamo, A. Pizzi, 1989, pp. 132-133;
G. Loddo, [i]Cagliari. Architetture dal 1900 al 1945[/i], Cagliari, Coedisar, 1999, p. 22;
F. Masala, [i]Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900[/i], collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 34. [1]