L'insediamento minerario di Cortirosas, nel Gerrei, si raggiunge dal paese di Ballao lungo la strada per Esclaplano con una deviazione subito dopo il ponte sul Flumendosa.
Il contesto ambientale
La miniera si inserisce in un'area di grande interesse per l'archeologia industriale.
Descrizione
La miniera attivata per l'estrazione di antimonio oggi non è più produttiva, ma rimangono i resti della laveria, dell'impianto di flottazione e dell'edificio per il generatore elettrico, oltre ad alcuni fabbricati che ospitavano la foresteria e alcune residenze. Si tratta di costruzioni assai semplici in pietra da taglio con tetto a spioventi e aperture con cornici sobrie, appena riquadrate nelle pareti esterne.
È interessante l'ingresso ai cantieri di coltivazione, inserito in una massicciata realizzata con pietre irregolari e formato da un'apertura affiancata da colonne tozze ed un architrave: qui era la scritta "AUTARCHIA", oggi leggibile con difficoltà.
La miniera fa parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall'UNESCO.
Storia degli studi
La miniera di Cortirosas è menzionata in diverse opere sull'archeologia industriale in Sardegna.
Bibliografia
S. Mezzolani-A. Simoncini, [i]Sardegna da salvare. Paesaggi e architettura delle miniere[/i], Nuoro, Archivio Fotografico Sardo, 1993, pp. 358-359.